DICHIARAZIONE PRECOMPILATA 2018 - Chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

La dichiarazione dei redditi precompilata 2018 sarà disponibile online a partire dal 16 aprile. L’Agenzia delle Entrate stima che verranno caricati circa un miliardo di dati, in particolare relativi alle spese sanitarie, ma non mancheranno quelli relativi ai bonifici per le ristrutturazioni edilizie e i premi assicurativi. Novità di quest’anno, relativa alla precompilata, riguarda il fatto che saranno inseriti anche i dati sulle spese per asili nido, oltre che i contributi detraibili a società di mutuo soccorso, onlus, associazioni o fondazioni. Dal 16 aprile, quindi, la dichiarazione precompilata sarà disponibile nella propria area riservata e dal 2 maggio sarà possibile fare modifiche e integrazioni. Entro il 23 luglio bisognerà trasmettere tramite applicazione web la dichiarazione. Ma è sempre possibile rivolgersi a Caf e professionisti

DICHIARAZIONE PRECOMPILATA 2018, IL CHIARIMENTO DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE
Sia che si scelga la dichiarazione precompilata che il classico Modello 730/2018 tramite Caf o commercialista, può essere utile sapere che le detrazioni, anche quelle nuove di cui si può usufruire da quest’anno, possono essere richieste anche se sono state sostenute per persone fiscalmente a carico. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che sono considerati familiari fiscalmente a carico i membri della famiglia che nel 2017 hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. In tale soglia non sono però compresi: reddito dei fabbricati assoggettati a cedolare secca sulle locazioni, retribuzioni da enti od organismi internazionali, comprese rappresentanze diplomatiche estere o enti della Chiesa cattolica; quota esente dei redditi di lavoro dipendente come frontalieri; il reddito d’impresa o di lavoro autonomo con regime fiscale agevolato o forfettario.

DICHIARAZIONE PRECOMPILATA 2018, I FAMILIARI A CARICO
Vale la pena poi sapere che possono essere considerati a carico anche se non conviventi il coniuge non separato e i figli. Possono essere a carico se conviventi: nonni, coniuge separato, discendenti dei figli, genitori, generi e nuore, suoceri, fratelli e sorelle. Per i familiari carico, le detrazioni possono essere richieste anche se non si fruisce delle detrazioni per carichi di famiglia, che invece sono attribuite interamente a un altro soggetto. Resta il fatto che i documenti da portare in detrazione dovranno essere intestati al contribuente o al figlio fiscalmente a carico. In quest’ultima ipotesi le spese devono essere suddivise tra i due genitori nella misura in cui sono state effettivamente sostenute.


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