Il Governo Italiano e le disposizioni del Regolamento Europeo sulla Privacy

Con la seduta n. 75 del 21 marzo 2018, il Consiglio dei Ministri ha introdotto, mediante decreto, i nuovi ordinamenti in tema di privacy ai fini dell’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento europeo (Ue) 2016/679 relativo alla protezione dei dati personali delle persone fisiche, nonché alla libera circolazione dei dati, in attuazione dell’art. 13 della Legge di delegazione europea 2016-2017 (legge 25 ottobre 2017 n.163).
Con la seduta n. 75 del 21 marzo 2018, il Consiglio dei Ministri ha introdotto, mediante decreto, i nuovi ordinamenti in tema di privacy ai fini dell’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento europeo (Ue) 2016/679 relativo alla protezione dei dati personali delle persone fisiche, nonché alla libera circolazione dei dati, in attuazione dell’art. 13 della Legge di delegazione europea 2016-2017 (legge 25 ottobre 2017 n.163).
L’intento precipuo del nuovo regolamento, che avrà efficacia dal 25 maggio 2018, è quello di garantire una maggiore tutela del trattamento dei dati di carattere personale delle persone fisiche in quanto diritto fondamentale sancito dall’art. 8 della Carta dei diritti Fondamentali dell’Unione Europea e dall’art. 16 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea. In particolare, il presente regolamento rispetta tutti i diritti fondamentali e osserva le libertà e i principi riconosciuti dalla Carta, sanciti dai trattati, in particolare il rispetto della vita privata e familiare, del domicilio e delle comunicazioni, la protezione dei dati personali, la libertà di pensiero, di coscienza e di religione, la libertà di espressione e d’informazione, la libertà d’impresa, il diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale, nonché la diversità culturale, religiosa e linguistica.>
L’intento precipuo del nuovo regolamento, che avrà efficacia dal 25 maggio 2018, è quello di garantire una maggiore tutela del trattamento dei dati di carattere personale delle persone fisiche in quanto diritto fondamentale sancito dall’art. 8 della Carta dei diritti Fondamentali dell’Unione Europea e dall’art. 16 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea. In particolare, il presente regolamento rispetta tutti i diritti fondamentali e osserva le libertà e i principi riconosciuti dalla Carta, sanciti dai trattati, in particolare il rispetto della vita privata e familiare, del domicilio e delle comunicazioni, la protezione dei dati personali, la libertà di pensiero, di coscienza e di religione, la libertà di espressione e d’informazione, la libertà d’impresa, il diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale, nonché la diversità culturale, religiosa e linguistica.>
Quindi, a decorrere dal 25 maggio 2018, il vigente Codice in materia di protezione dei dati personali di cui al Decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 verrà abrogato e verrà introdotto il nuovo regolamento e la normativa prevista dal presente decreto volte ad equilibrare l’ordinamento interno al nuovo quadro normativo dell’Unione Europea in tema di tutela della privacy.


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